Dopo lunghe ricerche per trovare una
testata per il mio letto, ho trovato quelle proposte da
Jardin d’Ulysse, molto belle, in legno decapato e invecchiato. Visti i prezzi, però, ho deciso di procedere con il fai da te!
Ho realizzato una una testata del letto personalizzata in legno trattato con la cera bianca e con una scritta nel mezzo, e ho deciso di condividere con voi questo progetto. Magari qualche patita del bricolage come me può trovare qualche spunto utile, non si sa mai!
Il primo passo è quello di cercare un falegname o un negozio di bricolage attrezzato per il taglio su misura e fare un preventivo per il costo del legno, del taglio e della eventuale consegna a domicilio.
Il pezzo può essere in massello listellare, in multi strato o in medium density. Per questo progetto consiglio il massello, per due motivi: le venature del legno possono essere sfruttate per creare effetti decorativi e il bordo si presenta liscio, quindi facile da trattare.
Poi bisogna decidere il tipo di essenza: se abbiamo intenzione di decorarlo, meglio scegliere un legno chiaro come l’abete, l’acero o il frassino.
Si procede poi a tracciare qualche schizzo della forma della testata: in questa fase occorre prevedere se si intende dotarla di piedini per appoggiarla a terra o se sospenderla al muro con due tasselli.
Una volta trovata la forma che più ci piace, prepariamo una dima, cioè una sagoma di cartone in dimensione reale, da consegnare al falegname. Si appoggia il cartone al muro dietro il letto, si traccia a matita la sagoma e poi si ritaglia: io ho utilizzato il cartone vegetale, piuttosto facile da ritagliare.
Ora si può passare alla fase più divertente del progetto: la decorazione!
In questo progetto ho deciso di lasciare il legno al naturale, con una finitura a cera bianca, che ha il pregio di mettere in risalto le venature del legno. Questa finitura si può applicare anche sul legno tinto con il mordente, perché a differenza della verniciatura, le venature non sono coperte. Potete anche usare la tecnica dello
shabby chic o rivestire la testata con gommapiuma e tessuto (in questo caso optate per un pannello multi strato).
Prima del trattamento a cera ho applicato una scritta sulla testata, con la tecnica del trasferimento con solvente, con cui si possono trasferire le immagini su una superficie.
Se volete trasferire una scritta, come in questo progetto, dovete ottenere una immagine a specchio.
Appoggiate il foglio sul legno e fissatelo con del nastro adesivo di carta. Impregnate uno straccio o un disco di cotone con un solvente e tamponate sul foglio di carta, fino a quando l’immagine sarà traslucida. Rimuovete il foglio e lasciate asciugare bene.
Importante: se usate un solvente tossico, come la trielina o l’acetone indossate una mascherina, se non potete lavorare all’aperto!
Io ho usato la trielina, il classico smacchiatore per i tessuti: non ho avuto il tempo di provare altri solventi, quindi non so dirvi se funzionano allo stesso modo.
L’inconveniente che ho notato con questa tecnica è la possibilità che si formino delle sbavature: bisogna quindi dosare bene il solvente.
Vi consiglio di fare un paio di fotocopie dello stesso soggetto e fare prima una prova, perché anche la qualità dell'inchiostro e il tipo di fotocopiatrice influenzano il risultato.
Ora si può procedere alla finitura della testata.
Preparate la cera bianca, aggiungendo poco pigmento alla cera naturale per legno. Se la cera è compatta, diluitela con qualche goccia di trementina; deve avere una texture cremosa.
Spazzolate energicamente il legno nel verso delle venature con una spazzola di bronzo, rimuovete la polvere, poi applicate la cera con il pennello a setole dure, marcando bene in modo che la cera penetri a fondo nelle venature.
Dopo circa un’ora rimuovere la cera in eccesso con la paglietta di ferro fine. Infine passate un velo di cera naturale (senza il pigmento bianco), e dopo 15 minuti lucidate con un panno di lana.
Ecco la testata finita e montata. Con la finitura a cera ho un po' mascherato le sbavature che ho fatto per colpa della fretta!
Conviene fare diverse fotocopie e qualche prova su un pezzo di legno simile. Comunque l'effetto un po' sbiadito e l'imperfezione sono l'anima dello shabby chic, giusto?
Cinzia