Le fotografie che preferisco sono quelle di still life, che tradotto in italiano corrisponde a "natura morta". Si tratta di ritrarre oggetti inanimati, generalmente fiori, frutta, soprammobili etc. In questo genere la composizione è molto importante, al pari della luce: disporre gli oggetti in modo corretto è il compito dello stylist e la riuscita dello scatto dipende per una grossa percentuale anche da questo.
Fotografare un set di still life non è affatto semplice come sembra, e lo stylist in genere ha anche il compito di procurarsi gli oggetti di scena, i cosiddetti props: a volte la scena riguarda una tavola apparecchiata, un allestimento per feste ed eventi, oppure, allargando il campo, lo stylist interviene per allestire ambienti più ampi per servizi di moda o di arredi e complementi di arredo.
Questo è il lavoro che faccio, insieme a Mari, per il Magazine La Magia del Bianco: per ogni articolo c'è un set da preparare, ci sono oggetti da scegliere e da disporre, c'è la luce da addomesticare e solo alla fine, Mari comincia il suo lavoro di fotografa, che comprende, oltre agli scatti, anche un lungo lavoro di post produzione. Dietro ogni immagine, insomma, c'è un lavoro lungo e paziente di almeno due persone e non c'è posto per l'improvvisazione.
Per preparare un buon set fotografico lo stylist deve anche saper fotografare. Non sono richieste foto artistiche e tecnicamente perfette, quindi è sufficiente un' attrezzatura di base; i fattori importanti da conoscere sono le regole di composizione e la provenienza e qualità della luce.
Qui mi sono esercitata con pochi oggetti, facendo molte prove: il soggetto principale sono le mele, disposte in varie combinazioni con un cestino, un tovagliolo, una tazza.
Per prima cosa ho allestito un set il più neutro possibile: lo sfondo e il piano d'appoggio non devono interferire con il soggetto principale. Ho utilizzato la luce naturale in esterno e un pannello riflettente.
A presto!