28.2.14

{2 italiane in Francia} mimose e violette superstar


Buondì cari amici. Ecco un nuovo post per la rubrica Due italiane in Francia. Nello scorso fine settimana qui in Costa Azzurra la stagione delle feste di fine inverno è entrata nel vivo:  non possedendo il dono della bilocazione, ho dovuto scegliere tra la festa dei limoni a Mentone, il carnevale a Nizza, e le feste delle mimose e delle violette.
Alla fine ho optato per i fiori, anche perchè il carnet degli eventi legati a queste avanguardie della primavera, era davvero allettante.

Il sabato lo abbiamo dedicato alla mimosa: ero curiosa di visitare la "foresta delle mimose" a Tanneron, situata sulle alture di Cannes. Questa pianta, importata a metà Ottocento dall'Australia, e si è acclimatata in modo perfetto in Riviera, tanto da "invadere" intere colline lungo tutte le coste francesi e liguri.
Durante il breve periodo di fioritura, da metà febbraio a metà marzo, i rilievi si tingono di giallo e l'aria è intrisa del particolare profumo di questi fiori leggeri e impalpabili. 


Tutti gli anni, in questo periodo, a Mandelieu-la Napoule, Tanneron e Pégomas si celebra la "Festa della Mimosa", con sfilate di carri decorati con i fiori, e altre iniziative. Ecco lo straordinario paesaggio che si può godere dalle alture del massiccio di Tanneron: da un lato le alpi ancora innevate, dall'altro la costa, e in mezzo un tripudio di alberi gialli, attraversati dal sentiero dal suggestivo nome di Route d'Or, che parte da Mandelieu e sale fino a Tanneron. Le mimose vengono raccolte ed inviate nelle profumerie di Grasse per la produzione dei famosi profumi.


Domenica è stata la volta della Festa della Violetta, a Tourrette sur Loup, villaggio dalle origini antichissime e dall'aspetto medievale, adagiato su uno sperone di roccia nell'entroterra di Nizza. Qui la violetta vi cresce spontanea da più di un secolo, e la sua coltivazione è diventata la maggiore attività del villaggio. La "Festa della Violetta" si tiene tutti gli anni alla fine della raccolta, e per l'occasione il paese viene pacificamente invaso da turisti, soprattutto italiani, come ho potuto constatare. 





Il villaggio ospita per l'occasione un mercato dell'artigianato locale, e viene addobbato con composizioni floreali che rivestono porte, balconi, muri, vetrine. A conclusione della festa, la sfilata dei carri completamente coperti di fiori. Molto interessante la visita alle serre-museo La Bastide aux Violettes.

Le coin gourmand


Da quando collaboro con Paola, nelle mie "balades" cerco sempre il lato gourmand, cosa che non mi riesce difficile, visto che sono, ahimè, piuttosto golosa.

La violetta viene coltivata anche per uso alimentare in speciali "sacchi" sospesi, per ragioni igieniche. In questo modo, infatti, i fiori non entrano in contatto con la terra. Anche gli antiparassitari chimici sono banditi in questo tipo di coltura: si utilizzano i predatori naturali dei parassiti, come le coccinelle e altri insetti.
La violetta può essere utilizzata fresca nelle insalate, oppure accompagnare prodotti raffinati come il fois gras e piatti elaborati tipici della cucina francese "etoilée".
La violetta viene lavorata anche per ottenere sciroppi che formano la base di gelati, glasse e farciture in pasticceria: uno dei prodotti più tipici e diffusi è il fiore cristallizzato da gustare a volontà...


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24.2.14

{Home relooking}: rinnovare le pareti con gli stencil




Buon inizio settimana! Oggi per la rubrica Home Relooking vorrei parlarvi di un prodotto che mi ha conquistata al primo sguardo: gli stencil di Royal Design Studio.


Royal Studio Design offre una gamma vastissima di patterns in differenti stili: dall'etnico al design, dal floreale al geometrico, per superfici estese o per i bordi, adatti a pareti, pavimenti, mobili, stoffe.
Oltre agli stencil, venduti in diverse misure, si possono trovare sul sito gli attrezzi e le pitture, e una serie di video tutorials, purtroppo a pagamento. Tuttavia si può dare un'occhiata al blog per vedere una serie di realizzazioni, alcune con spiegazioni.
Questo metodo decorativo permette di rinnovare la nostra casa con poca spesa, in quanto ogni stencil è riutilizzabile: pensate a quanto potrebbe costare rivestire le pareti di una stanza con una tappezzeria.
Certo, in questo caso occorre dell'olio di gomito, ma chi mi legge di solito ha una certa passione per l'hand made, quindi, niente paura! 
Guardate che carrellata di idee deliziose



Un semplice motivo a stelle ravviva una parete color tortora un po' spenta, in cucina. 
Nel salotto, su fondo blu sono stati fatti due passaggi con motivi e colori diversi, a imitazione della carta da parati.  Con gli uccellini si possono creare composizioni a piacere, per rendere più leziosa una camera da letto. Infine nel bagno, un bordo azzurro dona una nota di eleganza.



Nel salotto


in camera da letto


nella nursery



Qui sopra, gli stencil della serie Letters & Typography, semplicemente meravigliosi!
Qual'è il vostro preferito? Io sono indecisa tra la un bel "bon appétit", gli uccellini, il cameo...
difficile scegliere!

A presto


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21.2.14

{2 italiane in Francia} La ricetta dei veri croissant francesi


Buon venerdì cari amici! Oggi per la rubrica Due Italiane in Francia la mia amica Paola ha preparato per voi un petit déjeuner français a base di croissants, una vera delizia per cominciare la giornata in dolcezza. Pronti a scoprire la ricetta dei veri croissant francesi





Qual è la vostra colazione? Caffè, thè, cappuccino, brioche (cornetto), bomba o ciambella?

Diciamolo... la colazione è un rito. C'è chi non riesce neanche a parlare prima del primo caffè. Quando vivevo a Roma il mio rito era fermarmi al bar a prendere cappuccino e cornetto. E in Francia? Ho tentato, credetemi, di ripercorrere il mio rito mattutino cercando un bar (parola peraltro sconosciuta in terra francese) per la mia prima colazione. Da queste parti i bar, come li conosciamo noi, non esistono. Si può tentare di fare colazione in un bistrò o alla boulangerie (panettiere), ma scordatevi un caffè decente e soprattutto il cappuccino. Come valichi le Alpi tutto quello dove c'è dentro del caffè fa letteralmente schifo. E vai a capire perché...

Alla fine mi sono abituata al loro caffè che sembra (?) fatto con la cicoria e mi sono arresa al café au lait perché non riuscirò mai ad abituarmi al loro cappuccino! Dico davvero, se venite da queste parti non fate mai l'errore di ordinarlo.

E quindi, in Francia i traumi cominciano appena ti alzi dal letto: niente cappuccino per colazione. Ma almeno ci sono i croissant, direte voi. Vero! Ma ti attacchi se lo vuoi farcito di crema pasticcera o di nutella: qui non esistono. Esiste il pain au chocolat che è praticamente l'impasto del croissant arrotolato con due barrette di cioccolato.

Il croissant francese è davvero diverso dall'italico cornetto. Qui, però, almeno, non posso dire se è più buono o meno buono. Sono semplicemente diversi. C'è chi li ama e chi non li sopporta. Per fortuna a me piacciono... almeno metà del mio rito mattutino è salvo. Ma visto che mi hanno tolto il gusto di andare al bar, ho deciso che i croissant me li faccio da me ;-)


Chi vuole provare a fare la petit déjeuner (colazione) come in Francia può seguirmi su http://diariodicucina.it/croissant-francesi per la ricetta dei veri croissant francesi.




Io e Paola vi diamo appuntamento al prossimo post



Au revoir!




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19.2.14

{2 italiane in Francia} Pain, amour et chocolat: festa del gusto italo-francese ad Antibes


Buondì cari amici! Ecco una nuova puntata della rubrica Due italiane in Francia. Venerdì scorso, il giorno di san Valentino, siamo andati a visitare l'evento "Pain, amour et chocolat" ad Antibes, città di cui vi avevo già parlato Qui.
Per l'occasione la graziosa cittadina era pavesata con le bandiere italiane, visto che l'evento è stato organizzato dalla camera di commercio italiana di Nizza: perfino i bimbi che affollavano le strade, mascherati per il carnevale, avevano le bandierine tricolore. Una bella festa per celebrare l'amicizia tra due paesi che, nonostante le differenze, hanno in comune l'amore per il buon cibo e una certa maniera di godersi le cose belle della vita. 
Nonostante la ressa di curiosi e golosi che assediavano gli stand, sono riuscita a rubare qualche scatto delle deliziose creazioni che gli artigiani, in parte italiani e in parte francesi, hanno preparato per l'occasione.

antibes la gatta sul tetto

Scarpe, pizze e popcorn, bulloni e altri attrezzi, tutti di cioccolato, e altre dolcezze come il caffè al caramello, il torrone e gli ormai onnipresenti macarons...ci siamo tuffati negli assaggi senza indugio

la gatta sul tetto antibes

Poi, dopo aver fatto il pieno di parmigiano reggiano e pecorino (eh sì, ogni occasione è buona per fare scorta di prodotti italiani che qui si trovano a prezzi da gioielliere) abbiamo fatto l'immancabile tour della cittadina, che non stanca mai: ogni volta scopro angoli diversi. Adoro queste tipiche borse di paglia rifinite con il cuoio, che i locali adoperano per fare la spesa.


la gatta sul tetto antibes

la gatta sul tetto Antibes

Infine, un piccolo suggerimento "gourmand" per chi avesse intenzione di visitare Antibes e fermarsi per la sosta del pranzo. Ad Antibes c'è una moltitudine di brasserie, bistrot, ristoranti italiani, pizzerie, quasi tutti turistici e abbastanza costosi. Vi consiglio La Ferme au fois gras, segnalata anche dalle migliori guide,  una "boutique gastronomique" dove si possono acquistare i prodotti "fait maison" e gustare gli eccellenti sandwiches preparati con ingredienti freschissimi, tra cui il  famoso spécial Danny, con foi gras e magret de canard, oppure una delle gustose insalate. Prodotti tipici francesi di alto livello, senza spendere un capitale!
Vi aspetto per il prossimo post di 





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14.2.14

{2 italiane in Francia} la crêpe Suzette



Buon venerdì e buon san Valentino a tutti! Oggi vi presento una food blogger che ha tre cose in comune con me: ha un blog, è italiana e vive in Francia.
Così è nata l'idea di ospitarci a vicenda, nei nostri blog, per raccontare un po' della nostra vita francese, tramite una rubrica, Due Italiane in Francia.
Paola, autrice del blog diario di cucina, scrive di cibo e ricette, ma mi ha colpita per come arricchisce i suoi post, con riferimenti alla sua vita a Grenoble che trovo molto divertenti.
Io invece preparerò articoli sui luoghi che visiterò, in Costa Azzurra e in Provenza, con un occhio di riguardo alle specialità locali, ai mercatini e alle boutique di decorazione.

Ora vi lascio con Paola e la sua ricetta, ottima per festeggiare la ricorrenza di oggi, la crêpe Suzette




Quando Cinzia mi ha proposto di ospitarci a vicenda, l'idea mi èsubito piaciuta. Qualche cosa in comune ce l'abbiamo Cinzia ed io,qualche cosa che ci ha cambiato la vita: ci siamo trasferite in età
matura dall'Italia alla Francia... e ognuna di noi racconta questa nuova vita a modo suo. Io uso le ricette perché cucinare è la mia grande passione, cercare di arrivare alla perfezione e carpire i segreti anche delle ricette più semplici è quello che più mi diverte. La cucina mi affascina proprio perché non si può mai arrivare alla ricetta perfetta, alla ricetta che una volta che la trovi non la cambi
più: c'è sempre uno chef o l'amica di pianerottolo che trova una genialata e ti tocca ricrederti su tutto. Perché la cucina è prima di tutto voglia di sperimentare, e poi c'è tutta la parte divertente di
trovare delle soluzioni agli imprevisti e di riscrivere una ricetta perché non hai abbastanza farina!


Da quando vivo in Francia questi sono esercizi quotidiani: preparo vecchie ricette con ingredienti quasi introvabili in Italia, o, viceversa, cerco delle soluzioni pratiche per ricette francesi da poter rifare con ingredienti che si possano trovare facilmente in Italia. Anche se alcune volte sono costretta ad alzare le braccia e a consigliare di comprare un determinato ingrediente su internet...


Per il nostro primo appuntamento ho pensato alla francesissima crêpe Suzette. Perché è buona, perché è elegante e bella, perché molti pensano erroneamente che sia flambé, perché è facile da fare ma

richiede cura per i dettagli, e tutto questo rispecchia la filosofia di vita francese :D Eppoi perché è San Valentino e magari qualche romantica tra di voi vorrà provare il gioco della seduzione con una
ricetta francese al 100%.


Se vi interessa la ricetta e tutto quello che c'è da sapere sulla

crêpe Suzette seguitemi su www.diariodicucina.it/crepes-suzette/"




Io e Paola vi diamo appuntamento al prossimo post tutto (o quasi) francese

A presto





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12.2.14

Sposarsi a San Valentino


Buondì! Ricordate lo shooting "sposarsi a san Valentino" per La Magia del Bianco Magazine? Insieme a Mari e a Betti avevamo allestito un set il cui tema era san Valentino, e il mood scelto il tartan. Per l'occasione avevo preparato la wedding stationery: inviti, escort cards e segnaposti.
Ecco alcune immagini del servizio, che potete vedere per intero su La Magia del Bianco Magazine.



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Foto 1-2-3-8-9: Mari Crea Photography
Wedding Stationery: La gatta sul tetto
Allestimento floreale: Betti Calani
Styling: Cinzia Corbetta e Mari Crea

Vi auguro un dolcissimo san Valentino

A presto




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7.2.14

{Home relooking}: il pavimento "magico"


Buon venerdì cari amici. Oggi per la rubrica Home Relooking volevo parlarvi di pavimenti...magici.
Di recente ho visto una trasmissione su un canale tv francese dedicata al relooking delle case destinate alla vendita, una sorta di make up per rendere più accattivanti interni un po' trascurati.
Tra gli interventi messi a punto dalla decoratrice, uno su tutti mi ha colpita: il pavimento magico!
Si tratta di un rivestimento per pavimenti in pvc che si posa senza utilizzare colle, senza rimuovere i pavimenti preesistenti e, se siete ben allenati, in poche ore potrete completare una stanza e camminarci sopra.

Vi ho incuriositi un pochino? Se la risposta è affermativa, allora guardatevi questo video che illustra il montaggio di questo pavimento "magicoQUI.

Come potete vedere nel video, l'addetto alla posa per prima cosa stende un tappeto nero in PVC sottilissimo sul pavimento preesistente: questo tappeto è caricato con microsfere di acciaio.
Le lastre del rivestimento invece hanno un supporto magnetico. In questo modo le lastre aderiscono perfettamente al tappeto in pvc.



In commercio esistono già da molto tempo rivestimenti con posa senza colla, ad esempio i parquet flottanti a incastro, ma in questo caso è sempre necessario ricorrere a un posatore esperto, e comunque, anche se siete dei bricoleur esperti, è necessario avere a disposizione strumenti adeguati.
Esistono anche lastre in pvc adesive, che tuttavia sono difficili da rimuovere per eventuali sostituzioni.


Esaminiamo i pro e i contro di questo pavimento magnetico:

pro


Installazione rapida e facile senza colla

• Facile sostituzione delle tavole danneggiate

• Adatto per ambienti umidi

• Rivestimento pedonabile immediatamente dopo la posa

• Implementabile su superfici esistenti

• Montaggio diretto su superfici metalliche 

• La silenziosità, al calpestio

• Riduzione dei costi di installazione

• Elevata resistenza

• Spessore ridotto (non è necessario rifilare le porte)



contro

• Aspetto "plasticoso" 

• Eventuali problemi di "inquinamento magnetico"? Questo argomento andrebbe approfondito. La tossicità dei prodotti che utilizziamo nelle nostre case purtroppo è difficile da valutare e controllare, come dimostra questo interessante articolo sulla presunta tossicità del PVC.
La stessa obiezione si potrebbe sollevare riguardo alla posa di altri rivestimenti che utilizzano colle e vernici protettive.



In conclusione, penso che il pavimento magnetico sia una buona soluzione per rivestire ambienti molto umidi, come cantine e seminterrati; ambienti di servizio, verande e terrazzini; negozi e show rooms. 



Disclaimer: le immagini di questo post sono tratte dal catalogo della Amtico e illustrano pavimenti in pvc
di loro produzione, ma occorre precisare che non si tratta dei pavimenti magnetici di cui ho parlato in questo post. 


Vi auguro un buon fine settimana.
A presto!











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