28.3.14

{2 italiane in Francia} Aïoli passion


Buon venerdì! Sono in partenza per l'Italia, dove resterò per qualche giorno. Oggi lascio il mio blog in buone mani, quelle abili e creative di Paola, che ci regala un'altra ricetta francese, l'aïoli, per la rubrica Due Italiane in Francia.




Prendi un uomo a cui non piace la maionese, le patate lesse e il cavolfiore lesso (perché sono roba da ospedale). Dagli una frusta e digli di sbattere quei tuorli d'uovo mentre tu versi a filo l'olio nel recipiente. Fallo continuare a sbattere mentre tu condisci il tutto con del succo di limone, sale e pepe.


Ringrazialo del lavoro fatto e apparecchia la tavola mentre lui va a controllare le sue mail. Prepara del baccalà lesso, delle patate lesse e del cavolfiore lesso. Suona l'adunata della cena e guarda quell'uomo mangiare con gusto le patate lesse e il cavolfiore lesso con la maionese all'aglio che ha preparato lui. Ascoltalo farti i complimenti per l'ottima cena.


Guardalo negli occhi mentre gli dici che quella salsa che si sta sbafando con la roba da ospedale non è altro che maionese con dell'aglio dentro.


Sorridi quando ti risponderà allora non chiamarla maionese all'aglio,
MA salsina all'aglio!



Certe volte i dettagli fanno davvero la differenza :D

Le curiose potranno sorridere di altri dettagli sull'aioli qui 


e trovare la ricetta completa.




Io e Paola vi diamo appuntamento al prossimo post



Au revoir!




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26.3.14

Save the date post cards

Buondì! Ormai la data dell'open day je t'aime è dietro l'angolo e finalmente ho ritirato in tipografia, non senza una certa emozione, le collezioni di wedding stationery che ho creato in esclusiva per l'evento.
Tra queste, ho realizzato una serie di cartoline "save the date" in collaborazione con Mari, (anche lei sarà presente all'open day con le sue fotografie): lei mi ha fornito gli scatti con i "suoi" fidanzati e sposi, e io ho realizzato la grafica delle cartoline. Per saperne di più sui servizi fotografici di "engagement" visitate il suo sito QUI.







Cosa sono e quando si usano queste cartoline? L'usanza arriva dagli States e ha preso rapidamente piede anche in Europa. Si tratta di cartoline con una immagine dei futuri sposi e con la comunicazione della data e del luogo scelto dalla coppia per celebrare le proprie nozze. 
Si inviano a tutti coloro cui vogliamo comunicare l'importante evento, dai 12 ai 6 mesi prima: è un modo originale e simpatico per coinvolgere i nostri invitati, che potranno così programmare la loro presenza con largo anticipo.
La data e il luogo sono i primi dati certi in un matrimonio, mentre l'ora della cerimonia, il luogo del ricevimento e altri dettagli  potrebbero non essere ancora confermati con 12 mesi di anticipo: con la cartolina diamo un primo annuncio, cui seguiranno le classiche partecipazioni, che invieremo due mesi prima della cerimonia.
Va quindi puntualizzato che le cartoline non sostituiscono le partecipazioni, tuttavia sono uno strumento in più che ci viene in aiuto per organizzare il nostro giorno più bello, e se gli americani, così pragmatici e perfetti organizzatori, lo usano ormai regolarmente, possiamo fidarci!




La cartolina può essere usata anche per altre occasioni, come annunci di nascite, inviti a feste e inaugurazioni, e come ringraziamenti.

Troverete le mie cartoline e le collezioni di partecipazioni coordinate domenica prossima 30 marzo
all'open day je t'aime presso il Molino dell'Olio, Baraggia di Viggiù.





Dopo l'evento, troverete le collezioni sul mio shop 5 avenue des fleurs

A presto!





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21.3.14

{2 italiane in Francia} Vence, un museo a cielo aperto


Oggi per la rubrica {Due italiane in Franciavi porto a visitare un'altro piccolo gioiello nelle vicinanze di Nizza, Vence. Penserete che sto per cambiare mestiere e che mi stia trasformando in guida turistica :)   Del resto come resistere all'opportunità di visitare e documentare tutte le bellezze che questa regione offre? Solo per visitare tutti i paesini nei dintorni di Nizza ci vorrebbe un mese, tanto sono numerosi. Questo testimonia la vivacità e ricchezza di queste terre fin dall'antichità: non a caso già i greci fondarono numerose colonie, tra cui Antibes (Antipolis) e Nizza (Nikaia). La presenza degli antichi romani fu importante e lasciò un'impronta indelebile su quella che fu la prima provincia conquistata fuori dall'Italia: da questo deriva infatti il nome Provenza.   Bene, finita la lezione di storia, passo a descrivervi la cittadina.





Vence è un gioiello che conserva ancora la sua anima medievale, a partire dalle mura di cinta del XIII sec. che  racchiudono la città antica. Vi si accede passando dalle cinque antiche porte perfettamente conservate, e si percorrono le vie strette e tortuose pregustando le numerose scoperte: le torri, i resti di un arco di trionfo romano, bifore e trifore che occhieggiano dai muri in pietra, fontane dalle quali zampilla un’acqua fresca e trasparente, piazzette raccolte e segrete.
Vence custodisce tesori di epoche successive, perfettamente armonizzati nel tessuto più antico, come la Cathédrale Notre-Dame de la Nativitè: stretta tra l’imponente torre di Saint Lambert e un palazzo, grazie alla leggiadra facciata, rimaneggiata in stile barocco, riesce a farsi notare e ammirare.


Vence è anche la città dell’acqua: colpiscono infatti le sue fontane, per la loro bellezza e abbondanza (ben 25), tanto che a maggio si celebra la “fête des fontaines”, che quest’anno di terrà il 24 e 25 maggio. Per l’occasione le fontane saranno addobbate con fiori e nastri, e la cittadina sarà animata con spettacoli, balli, musica e naturalmente, specialità locali a volontà.

Il legame di Vence con l’acqua è molto antico e risale al I° sec. d.C., quando i romani vi costruirono un acquedotto che alimentava le terme, e più tardi il fossato del muro di cinta, attingendo l’acqua direttamente da una fonte poco lontana.




Per gli amanti della natura il territorio di Vence offre numerose possibilità: innanzi tutto le “randonnées” (escursioni a piedi) lungo una rete di sentieri accessibili a tutti tra boschi e colline, con uno sguardo al magnifico panorama della Costa Azzurra.
Vence è famosa anche per essere la “città dei pittori”, visto che ha ispirato numerosi e celebri artisti contemporanei: Marc Chagall, Raoul Dufy, Arman e sopratutto Henri Matisse, che fuggì da Nizza durante l’ultima guerra e si rifugiò a Vence, restandoci per sei anni.
In questo periodo Matisse concepì l’opera che avrebbe coronato il suo percorso artistico, la Chapelle du Rosaire. Finita di costruire nel 1952, è stata progettata interamente dall’artista ed è unica nel suo genere. La luce penetra nella cappella attraverso le vetrate colorate, creando una atmosfera magica e leggera. Assolutamente da visitare!



  Le coin  gourmand 

come quasi tutte le città e i paeselli di Francia, anche Vence ha il suo piatto tipico. Si tratta di un dolce, il Craquelin. Alla vista sembra una piccola veneziana, con le mandorle e la glassa croccante in cima, ma con un impasto simile alla pâte brioche e aromatizzato al miele.
Chissà che Paola non venga stuzzicata dalla voglia di provare la ricetta?

Per la nostra pausa caffè ci siamo fermati in un bellissimo negozio della catena coffea in place Clemenceau, specializzato in caffè, thè, cioccolato e infusioni, un paradiso di colori, sapori e profumi.




Di seguito vi lascio alcune info per chi volesse visitare Vence

Office de Tourisme de Vence
Place du Grand Jardin 
06140 VENCE 
Tél. 04 93 58 06 38 

Chteau de villeneuve che ospita esposizioni di arte moderna e contemporanea.

Eventi

Fête des Fontaines dal 24 al 25 maggio


Vi saluto e vi auguro buon fine settimana!




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14.3.14

5 Avenue des Fleurs: nuovo logo e shop



Buon venerdì!
Finalmente sono arrivati i bigliettini e le mini-tags con il mio nuovo logo. Da qualche mese mi ronzava in testa l'idea di aprire un mio sito e shop on line, ma per vari motivi ho rimandato, un po' per mancanza di tempo, un po' perchè non avevo creazioni da proporre.
Inoltre cercavo un nome nuovo e una grafica che mi piacessero davvero, visto che a cose fatte è molto difficile e controproducente cambiare. 
Avevo voglia di qualcosa di fresco, di floreale… e allora mi sono resa conto che ora abito in una via dal nome evocativo… Avenue des Fleurs! Non è un nome bellissimo per una via? 
Trovato il nome, ho cominciato a lavorare al logo. Volevo dei fiori, così ho disegnato con photoshop una coroncina di peonie, fucsie, ortensie, bacche e foglioline, e mi sono divertita moltissimo.
Et voilà, i miei nuovi bigliettini e le mini-tags finalmente sono una realtà.




Nel frattempo ho creato un sito

grazie alla piattaforma jimdo che permette di creare, in modo facile e intuitivo, siti con shop on line, se lo si desidera. Per il momento lo shop non è ancora pronto, ma già nella home page c'è un assaggio di quello che troverete. Accanto alle mie creazioni per la casa, offrirò servizi di grafica e le mie suites di wedding stationery, che presenterò in esclusiva all'evento Je t'aime dedicato al matrimonio, di cui vi ho già parlato qui.

A presto e buon fine settimana!




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7.3.14

{2 italiane in Francia} Il Carnevale di Nizza


Buon venerdì! Oggi post coloratissimo per la rubrica Due italiane in Francia: non potrebbe essere altrimenti, visto che il tema è il Carnevale.
Per la precisione si tratta del Carnevale di Nizza, che attira ogni anno dai 150.000 ai 200.000 spettatori paganti, senza contare quindi le persone che assistono alle parate gratuitamente lungo le vie. Come promesso a Paola, sono riuscita a scattare qualche foto nonostante la folla oceanica che domenica scorsa ha invaso la città, armata di coriandoli, bombolette (mi mancano le vecchie stelle filanti di carta) e bimbi mascherati e scatenati.
Lo so, sono fuori tempo massimo, nel senso che il carnevale è già finito, ma se a qualcuno venisse voglia di assistervi l'anno prossimo, qualche informazione potrebbe essere utile fin da ora.




Il Carnevale di Nizza ha una tradizione antica: le prime notizie storiche risalgono alla fine del Duecento, e si tratta del più famoso carnevale in terra francese.
Ogni anno viene scelto un tema che, fino all'ultimo momento,  solo gli addetti ai lavori conoscono. I carri traggono ispirazione innanzitutto dalla tradizione locale nizzarda: allegorie, satira politica e sociale, il tutto declinato in una dimensione fantastica.
Quest'anno il tema scelto è "Il Re della gastronomia", e Nizza ha molto da dire in materia, vista la tradizione della sua cucina rinomata (ma di questo vi parlerò in un altro post).
Le sfilate dei carri, che si protraggono per tre settimane, sono alternate alle "battaglie dei fiori", sfilate di carri completamente ricoperti di fiori freschi di produzione locale, che bellissime modelle e ballerine gettano sulla folla.




Per le vie del centro hanno sfilato 18 carri a tema gastronomico con ortaggi, torte, panini, piatti succulenti, vino, birra e perfino gli insetti, che per alcuni sono il cibo del futuro (va detto che io piuttosto moro de fame...). I carri erano decisamente maestosi: l'altezza variava dagli 8 ai 20 metri! 
Hanno aperto la sfilata il Re della gastronomia, seguito dalla Regina e dal loro figlio "Carnavalon".



In un carnevale che si rispetti non può mancare la satira politica: terrificante la cancelliera della Germania che si "pappa" in un sol boccone Grecia, Italia, Spagna e Portogallo!
Posto d'onore anche per Francois Hollande, il presidente francese in carica, rappresentato su un carro popolato di topi che mangiano il formaggio...Chissà cosa vorrà dire...




Il carnevale è soprattutto la festa dei bimbi...e degli adulti che amano tornare piccini


La festa si conclude il martedì grasso con un'ultima sfilata notturna, seguita dai fuochi d'artificio e dal rito del falò del carro del Re del Carnevale. E' l'inizio della Quaresima.


Per informazioni:



A presto!




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5.3.14

Je t'aime, l'open day dedicato al matrimonio



Buondì cari amici, oggi voglio parlarvi di un evento al quale parteciperò il prossimo 30 marzo, un open day dedicato al matrimonio e agli appassionati di ciò che accompagna il grande giorno: Je t'aime.

{grafica Cinzia Corbetta // foto Mari Crea}



Io parteciperò in qualità di grafica e proporrò alcune linee di partecipazioni create apposta per l'occasione. Troverete tutte le mie creazioni sul mio nuovo sito e shop on line che sarà aperto dopo l'evento.
L'open day si terrà nella suggestiva cornice del Mureen da l'olii,  un antico mulino dell'olio riconvertito in spazio per ricevimenti ed eventi.

Gli espositori:

fotografia: Mari Crea
decorazioni floreali: Betti Calani
wedding planner: Un giorno un sogno
wedding stationery: 5 Avenue des Fleurs
catering e confettata: Nicolini Banqueting
Vestiti da sposa: La maison du Mariage
wedding cake: La glassa delle fate
wedding dog sitter: Wedding dogsittervarese
bomboniere, ricami, album fotografici: Belen Jimenez


Seguite tutte le novità sulla pagina Facebook dedicata all'evento


Vi aspettiamo!


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3.3.14

{2 italiane in Francia} Gratin Dauphinois



Buon inizio settimana! Oggi con la rubrica Due Italiane in Francia torniamo in cucina con un'altra ricetta francese, un classico di cui Paola ci svelerà tutti i segreti, non solo culinari....Lascio la parola a Paola e al suo gratin Dauphinois.




Perché chiamiamo Delfino l'erede al trono o, più in generale, al comando?


Ora... non è che voglio fare una lezione ma sapere che la città francese dove vivo è legata a doppio filo con questa definizione mi da il dovere morale di diffondere questa conoscenza :D

Se non ve ne frega niente lo capisco, potete saltare queste righe e passare direttamente alla ricetta del gratin dauphinois, che vuol dire gratin del delfinato, guarda caso, e che è tipica della regione francese Rhone Alpes, guarda caso. E' un semplice gratin di patate, dell'erede al trono.

Come sempre tutto comincia per caso. Nel XII secolo Grenoble passa sotto il comando dei conti di Albon che avevano il titolo di Delfini. All'epoca era solo un titolo e non significava niente. Ma ad un certo punto la dinastia dei delfini si estingue e l'ultimo della casata decide di vendere il suo feudo al re di Francia. Era il 1349 e da allora in poi il re Francia manda il suo pargolo erede al trono a farsi le ossa da queste parti per cominciare a comandare. Ed ecco perché oggi, per noi, il delfino è l'erede al comando.

E che c'entra Grenoble con l'inizio della rivoluzione francese? Venite a trovarmi qui (http://www.diariodicucina.it/gratin-dauphinois/ ) e vi dirò tutto, anche la ricetta.





Io e Paola vi diamo appuntamento al prossimo post


Au revoir!



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