15.7.11

Viaggio in Norvegia


Oggi vi mostro un altro album, ormai vecchio di cinque anni: il viaggio in Scandinavia. Fin da piccola sognavo di visitare le magiche terre del grande Nord: ho dovuto aspettare un bel po' di anni, e ne è valsa la pena, visto che è stato il più bel viaggio della mia vita.
Con gli amici lo avevamo pianificato tutto nei dettagli: avevamo deciso di andare in macchina...un viaggio da spiriti liberi e un po' folle, considerato che nessuno aveva più vent'anni!
Tuttavia per alcuni spostamenti era necessaria la prenotazione: il treno speciale che trasporta anche le macchine dei passeggeri, con cuccette, per attraversare la Germania di notte e guadagnare giorni preziosi. E poi il traghetto da Copenhagen a Oslo...e infine l'aereo, ma per andare dove?
Volevamo fare davvero la scoperta del grande Nord? Allora perché non andare fino al Polo?
Ebbene si! Non ci siamo fatti mancare nulla, neppure il ritorno attraverso la Svezia con tappa a Stoccolma. Oggi vi mostro la Norvegia, con foto della mia "vecchia" compattina.
E' una terra quasi totalmente compenetrata dal mare, che in alcuni punti si spinge talmente all'interno da sembrare un lago. Più si sale verso nord più la strada è interrotta da tratti da fare in traghetto: per i norvegesi è normale amministrazione, è come prendere il tram! Un giorno abbiamo contato cinque traghettamenti, ma per fortuna i passeggeri sono pochi e le operazioni di imbarco e sbarco sono rapidissime.
Può capitare di percorrere centinaia di chilometri senza incontrare anima viva, solo la bellezza struggente del paesaggio.
Cominciamo dalla parte meridionale, una zona montagnosa dove si trovano le stupende chiese in legno, alcune risalenti al medioevo:


Trondhaim è una cittadina molto graziosa, con le casette in legno, coloratissime,  su palafitte lungo il fiume.
Notate il cielo sgombro da nubi:  fu un anno eccezionale per quei paesi dal punto di vista meteorologico, e poiché dormivamo nei bungalow di legno dei campeggi e mangiavamo sempre al sacco, siamo stai fortunati.
Superato il circolo polare artico le notti diventano sempre più brevi...



Prima di giungere a Tromso, dove ci aspettava l'aereo per le isole Svalbard, abbiamo fatto un giro delle isole Lofoten, la patria dello stoccafisso.
Qui giunsero i veneziani nel XVI secolo e scoprirono questa prelibatezza. Da allora il merluzzo, essiccato o salato, si diffuse nelle cucine italiane, creando un legame tra i due paesi: non è raro trovare, in questo angolo fuori dal mondo, qualcuno che parla la nostra lingua.
Paesaggi incantati:



Avete visto le deliziose casette dei pescatori? Ebbene sì, abbiamo pernottato in una di queste meraviglie... Infine qualche foto dell'avventura alle isole Svalbard, le terre abitate più a nord del pianeta.
In inverno le isole sono strette nella banchisa artica e un'unica distesa di ghiaccio le collega con il polo nord, distante solo mille chilometri.
In estate il sole non tramonta mai e la temperatura non sale oltre i 6-10 gradi.
Oltre a renne, foche e numerosissime specie di uccelli, la fauna locale annovera l'orso bianco, che non abbiamo mai incontrato: qui gli abitanti girano armati di fucile, non si sa mai!
Si poteva fare una crociera di sei giorni per vedere questi incredibili animali, che in estate si ritirano nelle zone più lontane, e per visitare il luogo da dove partirono le spedizioni al polo di Amundsen e del nostro compatriota  Nobile.
Cominciamo coon il sole di mezzanotte che illumina il "villaggio dei minatori" del capoluogo Longyearbyen:


Qualche abitante selvatico: una renna appollaiata tra i licheni, una foca in posa su una lastra di ghiaccio e una montagna dallo strano colore verde, dovuto al terreno reso fertilissimo dalle deiezioni di migliaia di uccelli marini:




Crociera ai piedi del ghiacciaio: la parte verde chiara segnala che si è staccato un blocco di ghiaccio.
La foto non rende l'idea delle mastodontiche dimensioni di questo muro di ghiaccio, e neppure può trasmettere il fragore dei blocchi che si staccano, precipitando nel mare.


Infine due foto curiose: sulle isole esiste un avamposto Russo, Barentsburg, dove ancora sono in funzione le miniere di carbone. Tutto è rimasto uguale nel tempo, e sembra di essere catapultati in Unione Sovietica:



Spero che questo lungo reportage vi sia piaciuto! Di sicuro è stato rinfrescante.
E' un viaggio che ripeterei senza indugio, magari in inverno, con i paesaggi innevati e le casette illuminate dalle candele...
un bacio!
Cinzia
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8.7.11

Shabby chic on friday: una giornata all'aperto


Benvenuti! Oggi è l'ultimo appuntamento, prima della pausa estiva, della rubrica  {shabby chic on friday}Vorrei lasciarvi con suggestive immagini di vita all'aria aperta: visto il periodo non potrebbe essere altrimenti!
Anche per gli spazi all'aperto sono valide tutte le regole di cui abbiamo parlato in precedenza: cliccando sul link sopra o sul banner nella sidebar troverete tutti i post pubblicati fino a oggi.
Lo shabby chic non è solo uno stile, è una filosofia di vita, che si basa sulla riscoperta di valori autentici in tutte le cose che ci circondano: gli oggetti e la loro storia, i cibi cucinati con ricette tradizionali e ingredienti genuini, una vita semplice ma ricca di creatività.
E' uno stile "ecosostenibile" ? Va in direzione opposta al consumismo esasperato?
Sono domande che mi pongo spesso, e per ora la mia risposta è affermativa.
Ho immaginato una giornata d'estate in campagna: una giornata shabby chic.
E'  l'alba: gli uccellini cantano il loro buongiorno colmo di aspettative e  l'aria risuona di cinguettii.


Per prima cosa andiamo nel piccolo pollaio, dove le signore galline hanno già depositato le uova. Ne approfittiamo per cogliere  qualche fiore ancora imperlato di rugiada...


....poi torniamo a casa e prepariamo la prima colazione: succhi di frutta freschi, marmellate fatte in casa, pane fragrante.


La giornata è splendida: apparecchiamo all'aperto, sotto la veranda. Lo schienale delle seggiole di recupero è stato ricoperto da un torchon di lino fermato da semplici nastrini.


Dopo una bella colazione siamo pronti per occuparci dell'orto e del giardino,




e preparare divertenti composizioni vegetali.



A metà giornata il caldo comincia a farsi sentire...e non manca anche un certo appetito! E' il momento di sorseggiare una fresca limonata...



Finalmente è giunta l'ora della siesta: è il momento di rilassarsi, magari in compagnia di un buon libro, mentre la campagna, immersa nel calore pomeridiano, si fa silenziosa...



La giornata volge al termine: è quasi ora di cena e il sole è ancora splendente, ma già si pregusta la dolce luce del tramonto.
La cena è pronta, si accendono le candele mentre i grilli sostituiscono le stanche cicale nel cantare la colonna sonora dell'estate....


E' un momento magico.
I rumori del bosco ci parlano di una vita sotterranea che si anima, complici il buio e l'aria fresca.
Spegniamo le ultime luci.
Buonanotte!

PINTEREST INSPIRATION: per altre idee c'è la mia bacheca su pinterest "outdoors" (clic)

Se volete saperne di più, acquistate il libro La Magia del Bianco. Lo stile Shabby chic in Italia.

A presto!











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5.7.11

Luglio: il mare protagonista


Luglio è il mese estivo per eccellenza, il più caldo e soleggiato, dalle giornate che non finiscono mai.
Forse per bilanciare la sensazione di calore che mi invade quando penso a questo mese, cerco con la mente immagini rinfrescanti e il colore che si affaccia è il turchese: nel turchese una punta di verde mitiga la freddezza del blu e lascia intravvedere note di calore e dolcezza.
Mi piace molto in contrasto con il rosso...




Inconsapevolmente ho scelto questi colori per creare dolcissimi animali marini imbottiti, con qualche tocco di azzurro e sabbia:







Gli ippocampi sono un modello Tilda. Le piccole sardine con la stella marina sono unite da una semplice catenella a uncinetto.
Sognando acque turchesi e profumo di mare...
A presto!
Cinzia
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1.7.11

Shabby chic on friday: decorare con i fiori



Benvenuti al consueto appuntamento con la rubrica {shabby chic on friday}
Oggi vi propongo alcune immagini di decorazioni fatte con i fiori: contenitori  di recupero nei quali sono disposti liberamente  rose, ranuncoli e fiori di campo, rami d'edera e perfino ortaggi...
Una parte molto importante nello stile shabby chic è costituita dalla decorazione. La decorazione di una casa è forse la cosa più difficile: quante volte ci è capitato di vedere un oggetto e di esserne favorevolmente colpite, salvo poi essere deluse dopo averlo sistemato in casa nostra?
Questo accade quando l'oggetto non è in armonia con l'ambiente nel quale lo si colloca, in pratica non è in stile.
Se abbiamo fatto tesoro delle regole di base dello stile shabby chic, allora il primo luogo dove cercare è...casa nostra. In seconda battuta si visitano i mercatini dell'antiquariato e i rigattieri.
Cosa cerchiamo per decorare la nostra casa in stile shabby chic?
L'oggetto insolito, che non è semplicemente acquistato e messo in bella vista, è ripensato.
Non è detto che un vaso conterrà dei fiori e che i fiori saranno messi nel vaso: la fantasia e l'inventiva daranno vita a decorazioni originali,  accostando materiali e oggetti insoliti.




Potrei continuare all'infinito...oggetti umili e fiori semplici combinati con bon gusto e creatività possono donare alla casa un tocco molto raffinato e personale.
L'importante è guardarsi intorno con occhi nuovi, immaginare e liberare la creatività: questa in fondo è l'anima dello stile shabby chic.
Un saluto a tutte le amiche che seguono questo appuntamento: la vostra presenza è impagabile ed è a voi che penso quando scelgo le immagini e le parole!


Se volete saperne di più, acquistate il libro La Magia del Bianco. Lo stile Shabby chic in Italia.

A presto!











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